Primo maggio: festa del lavoro o fantasma del passato?

Primo maggio: festa del lavoro o fantasma del passato?

La festa del Primo Maggio è un idea nata in Francia nel 1889 dopo il massacro di piazza Haymarket a Chicago e poi fatta propria da quasi tutte le nazioni, in Italia nel 1891.

Mentre si celebrano le tradizionali manifestazioni del Primo Maggio, per molti lavoratori in Italia la giornata assume un significato tutt'altro che festoso.

Dietro la facciata di cortei e comizi si nasconde una realtà fatta di precarietà, stipendi bassi, diritti mancati e condizioni di lavoro spesso precarie.

Un quadro desolante:

  • Sicurezza sul lavoro: Ancora oggi, in Italia si verificano troppi incidenti mortali e sul lavoro, con un numero di vittime inaccettabile. La carenza di misure di sicurezza e la scarsa formazione dei lavoratori continuano a pesare pesantemente.

  • Stipendi da fame: In particolare in alcune categorie, come quella degli infermieri, oss e ostetriche, gli stipendi risultano decisamente inadeguati, soprattutto se confrontati con la media europea e con il caro vita in costante aumento. Un lavoro usurante, con turni massacranti e responsabilità enormi, viene spesso retribuito con cifre irrisorie.

  • Diritti mancati: Sono ancora molte le aziende che non rispettano i diritti fondamentali dei lavoratori, come ferie pagate alla dimisione, malattia e maternità. L'elusione contrattuale e le violazioni delle norme sono purtroppo diffuse, con un impatto negativo sulla vita e sulla salute dei lavoratori.

  • Pressione fiscale: La pressione fiscale in Italia è tra le più alte d'Europa, e questo pesa ulteriormente sulle tasche dei lavoratori, già provate da stipendi bassi e costi di vita in aumento.

  • Studio Remote: Italia ultima in Europa per qualità vita/lavoro, sconfitta totale per la classe politica e sindacale italiana

  • Ambienti di lavoro tossici: Non solo l'aspetto economico, ma anche quello ambientale incide sul benessere dei lavoratori. Sono ancora troppi i luoghi di lavoro in condizioni di stress psicofisico insostenibili, demansionamento, diritti mancati, etc (sondaggio Nursing Up Emilia Romagna, solo l’8% dei professionisti intervenuti riferisce di lavorare in un ambiente non tossico).

  • 1.041 morti nel 2023: una strage inaccettabile.
    500.000 infortuni sul lavoro: ferite e dolori che segnano vite. Oltre 16.000 aggressioni nel SSN: operatori sanitari aggrediti mentre fanno il loro dovere.

La situazione degli infermieri, oss e ostetriche è emblematica delle difficoltà che il mondo del lavoro italiano si trova ad affrontare. Questi professionisti, che svolgono un ruolo fondamentale per la salute pubblica, sono costretti a confrontarsi con stipendi inferiori rispetto ai colleghi europei, turni massacranti, carenze di personale, dirigenti prepotenti, carenza di presidi e spesso strutture obsolete.

Un futuro incerto:

Mentre si festeggia il Primo Maggio, è impossibile ignorare il malessere diffuso tra i lavoratori italiani. La strada per un futuro migliore del lavoro è ancora lunga e passa attraverso un impegno concreto da parte di tutte le parti in causa: istituzioni, imprese e sindacati.

Serve un cambio di paradigma per garantire a tutti i lavoratori condizioni dignitose, stipendi adeguati e un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso.

Il Primo Maggio non può essere solo una ricorrenza rituale, ma deve diventare un momento di riflessione e di mobilitazione per costruire un futuro del lavoro più giusto ed equo per tutti.

Dirigente Sindacale
Vincenzo Parisi WhatsApp 3401210916 lapaginadinursingup@yahoo.com
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