Infermieri e 25 Aprile. Vite salvate nell'ombra

Infermieri e 25 Aprile. Vite salvate nell'ombra

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Il 25 Aprile, data simbolo della Liberazione d'Italia dal nazifascismo e della nascita della Repubblica, assume un significato ancora più profondo per gli infermieri italiani. 

In questa giornata, infatti, si commemora non solo la fine di un regime oppressivo, ma anche il coraggio e la dedizione di chi, in quegli anni bui, ha prestato soccorso ai feriti e agli ammalati, rischiando ogni giorno la propria vita sotto i bombardamenti, o nascondendo bambini e donne ai nazifascisti.

Il ruolo degli infermieri nella storia d'Italia non è ancora pienamente riconosciuto. Eroi silenziosi al fianco dei partigiani, al fianco dei soldati, sotto i bombardamenti.

Migliaia di infermieri italiani scelsero di unirsi alla Resistenza, operando in condizioni precarie e con scarsi mezzi. Tra le montagne, nelle città bombardate, o persino nelle case private, curavano i partigiani feriti, offrivano rifugio e sostegno ai combattenti, e si prodigavano per contrastare la diffusione di malattie (Tifo, Tubercolosi, Malaria, Colera, etc)

Il loro operato, spesso, come oggi, svolto nell'ombra e nel silenzio, è stato fondamentale per la lotta di liberazione. La loro professionalità, unita a un profondo senso di umanità e altruismo, ha salvato innumerevoli vite e ha contribuito alla sconfitta del regime fascista.

Anche dopo la fine della guerra, quando la nazione era rasa al suolo, gli infermieri italiani hanno continuato a giocare un ruolo cruciale nella ricostruzione del Paese. Con il loro impegno e la loro abnegazione, hanno contribuito a curare le ferite fisiche e psicologiche lasciate dal conflitto, a combattere le malattie che ancora imperversavano, e a gettare le basi per un sistema sanitario nazionale efficiente e accessibile a tutti.

Ancora oggi, gli infermieri rappresentano la colonna portante del sistema sanitario italiano. Con dedizione e professionalità, lavorano ogni giorno per garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, in condizioni spesso difficili e con carichi di lavoro gravosi.

Il 25 Aprile, dunque, non è solo la Festa della Liberazione, ma un'occasione per ricordare il contributo dei sanitari, fondamentale alla storia del nostro Paese e per celebrare il loro impegno quotidiano nel tutelare la salute di tutti noi.

La pandemia di COVID-19 ha messo in luce le gravi carenze dirigenziali di questa nazionale, ma la difficoltà ha mostrato, come la storia insegna, il ruolo centrale degli infermieri nella tutela della salute pubblica. È fondamentale che il loro impegno sia riconosciuto e valorizzato anche in futuro.

In memoria di tutti gli infermieri che hanno dedicato la loro vita al bene del prossimo, e con un augurio di buon 25 Aprile a tutti.

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